Accanto al loro valore di documenti storici e linguistici, le rune hanno sempre esercitato un fascino di natura mistica connesso al loro impiego in ambito magico. È ormai superata la diatriba che presentava l’approccio filologico e quello esoterico come due schieramenti di pensiero opposti, ma è altrettanto certo che il primo si focalizza sulla ricostruzione di testo e contesto attraverso la linguistica storica e altre discipline affini, mentre il secondo riflette principalmente esigenze più personali connesse alla sfera della spiritualità. Si spiega così l’esistenza di due runologie, e scegliere di seguirne una o entrambe è tema di valutazione personale: le rune nacquero come sistema di scrittura, ma restavano un «mistero»per i non iniziati, venivano utilizzate per veicolare formule magiche e diventavano talvolta singolarmente strumenti di magia in virtù dei loro nomi, dai quali ricavavano proprietà benefiche o malefiche.
In un incontro di impostazione storica e filologica, Luisella Sari esplorerà esempi di iscrizioni inequivocabilmente connesse alla sfera della magia e del sacro tratti da ciascuna delle fasi della produzione runica scandinava, dall’Età del Ferro al Medioevo attraverso l’Epoca Vichinga, mostrando come una piena conoscenza delle Fonti possa essere un efficace punto di partenza per tutti.
In collaborazione con l’Istituto Culturale Nordico di Milano.
Da sempre appassionata di lingue e antichità germaniche, si è laureata in Glottologia con una tesi dedicata alle rune quali «strumenti di lettura, di magia … →