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Inaugurazione. Alla ricerca delle radici perdute: Elisabeth Åsbrink tra ricordi famigliari, eventi collettivi e identità europea

Partecipano all'evento:
Elisabeth Åsbrink, Wlodek Goldkorn, Yulia Yurchak

Sala Testori

17 Marzo
ore 18:30

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti solo su prenotazione inviando una mail a: ufficio.stampa@iperborea.com

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«Per capire la mia solitudine avevo bisogno di capire quella di mia madre. E per capire lei dovevo prima capire mia nonna, Rita», dice il personaggio di Katherine in Abbandono di Elisabeth Åsbrink (Iperborea 2022), personaggio dietro il quale si cela l’autrice stessa. Per tutta la vita la scrittrice svedese è stata tormentata da un senso di non appartenenza: nata a Stoccolma, non era bionda come tutti gli altri ma mora, tanto per iniziare. Nel corso degli anni scoprirà poi che la madre era inglese, il padre un ebreo ungherese sopravvissuto alla Shoah e arrivato bambino in Svezia nel 1956, la nonna una figlia di tedeschi cristiani approdati in Inghilterra a fine ’800, il nonno un ebreo di Salonicco legato indissolubilmente all’ebraismo sefardita, espulso dalla Spagna nel 1492. Questo senso di non appartenenza, se non di vero e proprio abbandono, non le permetteva di riconoscersi nemmeno nei valori svedesi, di cui percepiva tutte le ambiguità. Una volta adulta, da giornalista nota in tutto il mondo per i suoi reportage letterari di argomento storico e sociale che le sono valsi premi importanti come il Kapuściński, ha deciso di raccontare il percorso di scoperta e ricostruzione della propria identità multipla in un romanzo intitolato appunto Abbandono.

Ai Boreali Elisabeth Åsbrink dialoga con Wlodek Goldkorn intorno a questo suo primo applaudito romanzo: una storia famigliare di rara potenza, le vite di tre generazioni di uomini – e di donne soprattutto – viste da una prospettiva sorprendente, capace di coniugare dimensione personale e grande affresco storico.

In apertura, in collaborazione con l’Associazione Anfossi: esibizione della pianista ucraina Yulia Yurchak.

In chiusura, in Sala Zenitale: cocktail.

Con il supporto dell’Ambasciata di Svezia a Roma e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea.

Foto © Marcus Löfvenberg, Unsplash


Elisabeth Åsbrink

Nota scrittrice e giornalista svedese, si è affermata in patria e all’estero con reportage letterari di argomento storico e sociale che fondono fascino narrativo, una … →

Wlodek Goldkorn

Giornalista di origini polacche, è stato a lungo responsabile delle pagine culturali del settimanale L’Espresso. Nel 1968 ha lasciato la Polonia per trasferirsi a Firenze, dove … →

Yulia Yurchak

Nata a Odessa nel 1988, è pianista, organista e compositrice, oltre che musicologa e manager musicale. Diplomata alla scuola di musica No4 (dipartimenti di Canto, … →

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Con Elisabeth Åsbrink, Wlodek Goldkorn, Yulia Yurchak

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