Genio ribelle e tormentato, anarchico impetuoso e inquisitore della contemporaneità, Stig Dagerman ha inciso tracce indelebili sulla carta e nella coscienza collettiva e oggi, a 100 anni dalla sua nascita, si celebra la sua unicità. L’ibridismo e la pluralità della sua produzione appaiono come fotogrammi di vita che danno voce a lucide riflessioni sull’esistenza e sul suo dibattuto ruolo di scrittore, sulla Svezia «democratica» e sulle ingiustizie. L’animo angosciato di Dagerman lo ha condotto ad una vita breve, perché «breve è la vita di tutto quel che arde», ma è anche stato il motore propulsore della sua opera multiforme, così critica e impegnata. L’incontro si propone di restituire questa pluralità in una presentazione a più voci fatta di testimonianze biografiche, letture e accompagnamenti musicali al fine di fornire gli strumenti necessari alla creazione di svariate e personali immagini dell’autore.
In collaborazione con l’Università degli Studi di Milano.
Insegna svedese all’Università degli Studi di Milano dal 2002. Nel 2013 ha fondato Svenska skolan i Milano per i bambini italo-svedesi e l’Istituto Culturale Nordico … →