Elisabetta Corradin (Busto Arsizio) a causa di una malformazione congenita convive dalla nascita con una grave disabilità visiva che le consente di percepire luci e sagome e, solo per gli oggetti più vicini, anche i colori. Si approccia al codice Braille all’età di sei anni, e da allora questo sistema di lettura e scrittura l’ha accompagnata lungo gli anni degli studi, affiancandosi alle registrazioni audio e a programmi di sintesi vocale, fino ad arrivare alla laurea in Scienze dell’educazione, conseguita nel 2001 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2005 al 2008 ha lavorato come educatrice in un servizio di doposcuola, dove insieme ad alcune colleghe supportavo i bambini di una scuola elementare nello svolgimento dei compiti e nello studio. A questo impiego si è presto aggiunta la collaborazione con Dialogo nel Buio, percorso multisensoriale nella completa oscurità in cui i visitatori esplorano vari ambienti di vita quotidiana, affidandosi ai sensi non visivi e a guide non vedenti. Attualmente collabora con l’Istituto dei Ciechi di Milano, oggi diventato fondazione, ed è coordinatrice delle guide occupandosi della loro formazione e supervisione, nonché si occupa dell’organizzazione di eventi e iniziative, in particolare di quelle dedicate alle scuole. Occasionalmente, sempre presso l’Istituto, tiene corsi di lettura e scrittura Braille rivolti a giovani e adulti con disabilità visiva.