Alessandro Vanoli

Nato a Bologna nel 1969, è uno storico medievista con alle spalle docenze e collaborazioni presso le università di Bologna, Milano, Tunisi, Cambridge, Amsterdam, Città del Messico e Buenos Aires. Affascinato dal Mediterraneo come crocevia di civiltà, culture, guerre e commerci, ha dedicato diversi saggi alla sua storia, occupandosi in particolare della penetrazione islamica in Italia e in Spagna. Dalle tensioni politiche e dalla profonda crisi economica, culturale e religiosa in cui si trova oggi immersa l’area mediterranea ha tratto spunto il saggio Quando guidavano le stelle (Il Mulino 2015 e 2019), un itinerario sulle rotte degli antichi, lungo un mare «che va navigato, costeggiato, esplorato». La riscoperta di luoghi, tragitti, parole chiave e oggetti del passato contraddistingue anche opere successive come Storie di parole arabe (Ponte alle Grazie 2016), Migrazioni mediterranee (Castelvecchi 2017), L’ignoto davanti a noi, La via della seta (Il Mulino 2017, con Franco Cardini), Idolatria (Salerno 2018), Storia del Mediterraneo in 20 oggetti (Laterza 2018, con Amedeo Feniello), Inverno. Il racconto dell’attesa (Il Mulino 2018), un libro che si misura con le narrazioni, i riti e gli immaginari legati al periodo più buio e freddo dell’anno solare, e Strade perdute. Viaggio sentimentale sulle vie che hanno fatto la storia (Feltrinelli 2019).

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